Le vacanze sono sinonimo di relax, un momento per dimenticare stress e ansie. Tuttavia, per chi possiede un animale, è un periodo che richiede preparazione e organizzazione prima della partenza. Sorge quindi la solita domanda: portare Loulou in viaggio oppure no? Può essere preoccupante partire senza il proprio compagno a quattro zampe, ma anche l’idea di portarlo in un luogo completamente sconosciuto può essere fonte di stress. Weenect ha intervistato i suoi utenti, provenienti da ogni orizzonte, per comprendere meglio il comportamento dei proprietari di animali durante le vacanze…

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Weenect, specialista francese in collari GPS per cani e gatti, ha intervistato un campione dei suoi utenti europei.*
911 utenti provenienti da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito.
Tra gli intervistati, il 71,67% ha dichiarato di andare in vacanza con il proprio animale. Tuttavia, si nota una grande differenza a seconda del tipo di animale: l’89,5% dei proprietari di cani organizza le vacanze con il proprio cane, contro il 50,9% dei proprietari di gatti. I gatti, quindi, vengono lasciati più spesso a casa rispetto ai cani. Questo si spiega con il fatto che sono animali territoriali, facilmente disturbati da un nuovo ambiente.
Ma come gestire al meglio la partenza?
Il 40,1% dei proprietari di animali dichiara di adattare completamente le proprie vacanze al proprio animale, contro il 3,3% che afferma di non modificare affatto i propri piani.
Le destinazioni preferite sono spesso luoghi immersi nella natura, dove gli animali possono godere, come i loro padroni, dell’aria di mare, delle pinete o dell’ebbrezza della montagna. Solo il 4,8% degli intervistati, di tutte le nazionalità, porta il proprio animale in città.
Molte strutture ricettive, in particolare gli hotel, non accettano animali domestici. Per questo motivo, il 58,2% dei proprietari di animali in vacanza preferisce alloggi privati come case in affitto o seconde case. Nei Paesi Bassi, dove il campeggio fa parte della cultura, il 36,1% dei proprietari di animali sceglie questa forma di alloggio.
La principale preoccupazione dei vacanzieri è il rischio di fuga del proprio animale (39,1%). Inoltre, il 45,3% teme che questo rischio aumenti durante il periodo estivo. È comprensibile, poiché ogni animale che scopre un luogo nuovo, con odori sconosciuti, può sentirsi disorientato — e quindi più incline alla fuga.
Per rispondere a questa problematica, emerge una soluzione naturale: il collare GPS per cani e gatti. Infatti, l’83,9% dei proprietari di animali in vacanza considera il localizzatore GPS lo strumento principale per garantire la sicurezza del proprio animale. Inoltre, il 72,4% ritiene che le proprie vacanze siano più serene da quando ha acquistato un GPS.
Tra gli intervistati, il 28,3% dichiara di andare in vacanza senza il proprio animale.
I proprietari scelgono diversi tipi di custodia: il 53,2% affida il proprio animale a una persona di fiducia (familiari o amici), il 21,8% preferisce una pensione e solo il 13,6% opta per il pet-sitting.
Si nota però una particolarità nei paesi anglosassoni: il 53,9% affida il proprio animale a un professionista.
L’animale viene spesso lasciato nella propria casa (60,5% degli intervistati), in particolare i gatti (68,8% contro il 35,9% dei cani), per i quali il territorio ha un’importanza fondamentale.
Lo studio mostra quindi che, sebbene le tendenze siano nel complesso simili tra i vari paesi, esistono vere differenze nelle scelte dei proprietari di animali. In definitiva, che si parta in vacanza con o senza il proprio animale, si possono adottare molte iniziative per proteggerlo e garantirne la sicurezza. L’acquisto di un localizzatore GPS, ormai parte integrante dell’equipaggiamento del proprietario moderno, sembra essere la più importante di tutte.
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