“L’Odissea dei Borgey” – Un documentario su un altro modo di far brillare un marchio

Weenect vince l’argento al World Media Festival

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Tempo di lettura : 2 min

Berlino/Parigi, 20 maggio 2025 – Il coinvolgente documentario L’Odissea dei Borgey, prodotto dall’azienda francese di localizzatori GPS Weenect, ha vinto l’argento al World Media Festival di Berlino, nella categoria Relazioni pubbliche / Immagine del marchio e notorietà.

Un’immagine di marca all’insegna della semplicità

Girato da un team di tre persone ad Arvidsjaur, nel nord della Svezia, L’Odissea dei Borgey racconta la storia di Elsa Borgey, vicecampionessa mondiale francese di sleddog, e del suo compagno Fred. Il film evita volutamente ogni impostazione promozionale o messaggio eccessivo – ed è proprio questa sobrietà che colpisce lo spettatore. Con immagini essenziali e paesaggi mozzafiato, racconta una storia di perseveranza, chiarezza e autenticità – valori di cui i marchi hanno bisogno oggi per lasciare un’impronta duratura.

Costruire un marchio fuori dagli schemi

Già solo la candidatura trasmette un messaggio potente: costruire un marchio efficace non significa necessariamente fare rumore o spendere una fortuna. Serve visione, coraggio – e la volontà di andare controcorrente. L’Odissea dei Borgey dimostra come un’identità di marca forte possa nascere con risorse limitate ma una concentrazione totale.

Condizioni estreme per una produzione fuori dal comune

Girare nelle zone remote della Lapponia svedese non è stato affatto semplice. Un’improvvisa ondata di calore, già all’inizio delle riprese, ha sciolto la neve in una sola notte – costringendo il team a ripensare completamente il piano di produzione. Inoltre, le riprese sono coincise con il periodo di allenamento più intenso per i cani, riducendo drasticamente la disponibilità di Elsa e Fred.

Senza alimentazione elettrica fissa, tutta la produzione si è svolta grazie a un generatore – per ricaricare le telecamere e i microfoni, ma anche per visionare e montare le immagini sul posto. Anche il montaggio ha dovuto adattarsi a queste condizioni – un processo impegnativo, sia dal punto di vista logistico che tecnico, che ha rafforzato l’approccio minimalista e contemplativo del film.

“Durante le riprese faceva -20°C. I nostri telefoni si sono letteralmente congelati – a volte non siamo nemmeno riusciti a filmare il dietro le quinte. Il fatto che un film così tranquillo e visivamente potente sia potuto nascere in queste condizioni è stato possibile solo perché abbiamo abbandonato la solita logica del marketing per concentrarci sulla forza dell’istante”, spiega Déborah Petraitis, Brand Manager di Weenect.

Charles Guillemin, Regista:

“Fin dall’inizio volevo affrontare questo film con libertà – senza vincoli, senza le solite direttive di marketing. Solo apertura all’immersione in questi paesaggi grandiosi e negli allenamenti intensi dei cani. Niente copione, niente messa in scena. Un film da sentire. Onestamente, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal supporto del cliente per questa scelta. L’apertura lunga e silenziosa – totalmente inusuale per un video di marketing – è stata una vera scommessa. Ma una scommessa vincente.”

Il team

Info sul documentario:

Lasciare tutto per la Lapponia – L’Odissea dei Borgey | Documentario

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